BOCELLI FA COSE.
E tu c'e fatt nu ionz.
io mò non voglio decidere quello che fa pariare e quello che fa cacare, figurati.
ma ridere tutti, in massa, per giorni, della stessa cosa - o peggio, della stessa persona - è avvilente.
per un difetto fisico poi, nemmanco per un atteggiamento ridicolo.
la vista di bocelli, la bassezza di berlusconi, lo scartello di andreotti, l'abbronzatura di carloconti.
nel caso del tenore, tu magari puoi dire che si ironizza sul suo problema per esorcizzare la paura di un'epidemia alla saramago - e pure perché evitare di prendere qualcuno per il culo è la prima discriminazione.
so d'accordo.
ma tutti contro uno - per quanto ricco e famoso - non è ironia.
è massificazione avvilente, è pezzentaria d'animo.
e non lo dico come quei politicanti lungimiranti pronti a cavalcare l'onda dell'indignazione a buon mercato solo per zucarsi i voti dei benpensanti.
lo dico perché io sono scocciato.
essere scocciati non è nemmanco un handicap per il mondo - almeno non lo è quanto la cecità.
e comunque ogni tanto si presenta uno che fa la battutina sulla calvizie.
ci può stare, lo starà facendo soprattutto per approcciare con me medesimo - almeno spero, se no mi metto a piangere.
ma se acchiappassi a mille abbonati contemporaneamente - o peggio, a un milione di piecori - che non fanno altro che pariare guardandomi e dicendo tutti la stessa cosa tipo ahahah 'o scuccià, mò t fann a multa, nun 'e mis 'o prezz ngopp 'o mellone ahahah, io come minimo augurerei una morte di subito a costoro.
capiamoci.
si può pariare su tutto, perché se no non si dovrebbe pariare su niente - una constatazione ovvia che i bizzuochi faticano a capire.
essi dicono sempre che si può pazziare ngopp a tutt cos, tranne sui cuolli di cazzo che essi tengono a cuore - tipo quel personaggio inventato per il quale appendono croci p tutt part.
sisì aspè, mò lo inserisco nella lista delle cose da non sfottere.
una lista infinita.
nono le mamma no.
nono gli obesi no.
nono i cacagli no.
nono i pensionati no.
nono i comunisti no.
nono i democristiani no.
nono i vegetariani no.
nono i grillini no.
nono i napoletani no.
nono i mici no.
l'unica battuta accettabile, seguendo pedissequamente la lista del buongusto - adattata a tutti i contesti, le epoche storiche, e i cambiamenti climatici -, sarebbe la grande classica.
pierino entra in un caffè, splash.
co la conditio sine qua non che quel vago pierino non assuma le sembianze di alvaro vitali.
perché a quel punto staremmo ridendo della morte di un obeso che entra in un bar e per assurdo affoga.
io non so se bocelli lo sa sto fatto dei meme.
non so se lo sa e parea, oppure sta pensando di querelare pure al suo maggiordomo che gli scatta le foto di nascosto.
il problema non è chiaramente il trash, lo humour nero, l'ironia sui meno fortunati - bisognerebbe poi stilare pure la classifica della ciorta.
il problema è la uallera all'insalata.
cioé se un tuo amico ha già pubblicato bocelli che ha scambiato l'attack per il dentrifricio, ma è proprio necessario che tu poi pubblichi la foto di bocelli che ha scambiato un microfono per un rasoio elettrico, né.
le formichine della viralità simbatica.
che appena esce un fatto, diecimila fanpage.
guardare l'eclissi insieme a bocelli.
guardare i cuolli co bocelli.
guardare bocelli.
guardare.
sient, ma tu c vir.
sisì.
e allò vir e nun c rompr ocazz ihihih.
ciao.
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