IL CONFESSIONALE.
"L'antro magico dei rattusi."

comungue io stimo troppo assai alla chiesa.

si so inventati un fatto perfetto per gli uomini che ci piace fare un boco assai la capera.


la gente si va a confessare per chiedere il perdono di dio.
in modo indiretto, perchè tu non è che ti confessi direttamente a dio, ma a un suo scagnozzo.

e lo sai che devi fare per avere il perdono di dio, nè.

gli devi contare tutti i fatti tuoi, a quello scagnozzo.
pure quelli un pò più intimi.

e quello scagnozzo, che non può vivere una sessualità normale come tutti i cristiani - perchè ncap a loro è nommale che gli scagnozzi di dio non devono pompare -, quando sente racconti di adulteri e chiavate a pecora co la vicina, figurati che mazza tosta come il marmo che gli si gonfia nel confessionale.

confessionale che in sintesi è na guardiola dove da na parte entra chi si vuole confessare, e dall'altra c'è lo scagnozzo che ha tutta la tranquillità di spiare in mezzo alle grate colui che si confessa, e di scassarselo in mano.


un sistema perfetto.
ad uso e consumo di inciucissi rattusi co la tunica, ma senza mutanda sotto.

un sistema geniale.
perchè hanno fatto credere alla gente che serve un intermediario per espiare le proprie colpe.

cioè tu credi nell'esistenza di dio.
e allò perchè non ci parli direttamente.

io na volta ci ho provato, e non m'ha risposto.

allò o non parla la mia lingua, o non esiste.

non so cosa è peggio.

abbè ma comunque la gente si confessa pure per avere una parola di conforto, un consiglio.
mi sembra giusto.

un consiglio sul lavoro, da uno che non ha mai lavorato.
un consiglio sulla salute, da uno che non è un medico.
un consiglio sull'amore, da uno che non ha mai chiavato (o così va dicendo).

egli è sicuramente la persona giusta.

abbuò alla fine è pure na chiacchierata.
embè ma comunque che gli devi chiedere.

no vabbè gennaro, volevo sapere qualcosa sul lavoro.

andrai solo a migliorare, gioia mia. ciao.