IL GINECOLOCO.
E LE ALTRE FATICHE CHE CI SOGNAVAMO DA PICCOLI.
da piccolo non ho mai pensato di voler diventare un astronauta.
mai.
non me ne fotteva niente dello spazio.
schifavo a tutti quei film che nel titolo tenevano la parola star o space o sky o via col vento.
io invece sognavo di diventare due cose.
o il meglio giornalaio, o il meglio benzinaio.
il giornalaio perchè ero convinto che potesse aprire tutte le bustine di figurine e scegliersi quelle che gli servivano per completare l'album e pò si vendeva le altre.
e il benzinaio perchè ero convinto che quel malloppo di soldi fosse tutto suo e che quindi ci poteva accattare e vendere a tutti quanti.
mia mamma invece era meno sognatrice.
e sperava per me che diventassi o un grande architetto o un grande ingegnere.
o megl'ancora, un grande notaio.
quello perchè, ncap a mammà, il notaio è uno che deve mettere solo na firma e s'abbusca all'anima dei soldi.
già all'epoca, in famiglia nessuno se ne fotteva delle aspirazioni, delle passioni, della cultura.
e tutti valutavano le professioni a seconda di quanti soldi ti potevano far abbuscare.
una famiglia coi sani principi.
mà, oggi mi fai i tortellini nè.
figliumio, dipende.
mà, da che cosa.
da quanto mi dai.
ma comm'è, mà.
sisi.
ma lo faccio per te.
azz, e tu vai chiedendo i soldi a tuo figlio di sette anni per un piatto di pasta.
sisi.
lo faccio per farti capire che nella vita tutto ha un prezzo.
abbuò mà.
senti.
accetti i buoni pasto dell'ansaldo, nè.
figliumio, ma comm'è.
tu tieni sette anni e già fatichi nell'ansaldo.
tu devi andare a scuooola.
la scuola è impottaaante.
stai sciolta, mà.
io non fatico ancora.
me li ha dati un mio amico, vende i blocchetti sani, nun 'o sacc arò 'e piglia.
figliumì, merò, ma non è che è illegale, nè.
mammà, se pensiamo a tutto quello che è illegale nella vita, nun facimm nient cchiù.
(e mi tiro col naso le briciole nella bustina del cracker - quando sei piccolo fai di tutto per atteggiarti a tipo grande.
mia mamma però ha lo sguardo fisso nel vuoto.
secondo me sta pensando ancora se è giusto o no comprare buoni pasto arrubbati.)
ritornando ai lavori da sogno, poi cresci.
e nell'età in cui stai sempre intostato, cioè gli anni del liceo, la pubertà, inizi a sognare una sola fatica.
IL GINECOLOCO.
infatti, ogni volta che parlavi co n'amico, usciva sempre in mezzo sto fatto.
ua, ma tu t'immaggini, a fare il ginecoloco. (faccia di ataru moroboshi)
ua, troppbell.
ua, ma tu hai capito, fess p tutt part. (faccia di jack nickolson in shining)
ua, troppbell.
(a questo punto della discussione interveniva sempre lo scinziato.
quell'amico che si vuole prendere gli applausi per l'osservazione più giusta.
e dice)
si uagliù, attenzione.
ma dal ginecoloco mica vanno solo le pietre, le giovani, le femmine fresche.
dal ginecoloco ci vanno pure le vecchie.
e pò magari ne ha viste così tante che ormai s'è sfasteriato.
apparte che nun è ovèr.
ma comunque.
come li schifo io a sti scinziati.
vonn fà 'e prufssur.
lucidi, cinici, spietati.
ma che ne sanno costoro dei sogni di noi giovani.
ciao.
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