IL MATRIMONIO NAPULITANO.
Dicono che il boss delle cerimonie sta offendendo ai napoletani.
non tutti i napoletani sono così.
non tutti i napoletani riuscirebbero a passare na vita nelle palazzine e pò spendere cinquantamila euro per un matrimonio.
non tutti i napoletani hanno il don davanti al nome.
io è na vita che sogno di essere chiamato don luca.
anzi, dollluca.
quei fatti che acchiappi la gente in mezzo alla via e ti dicono buogggiorno dollluca, come andiamo dolluca, tuttappost la famiglia.
e tu rispondi co quei modi tipo uecaro, si procede, salutatemi a vostra moglie.
che però pare che ti tieni alla mugliera di quello.
non tutti i napoletani riescono a usare nello stesso periodo prima na parola sofisticata come pietanze e subito dopo la folkloristica pozzione co la erre caduta, come quella di patatine e poppettine co checiapp e maronnese.
non tutti i napoletani definirebbero svelto un abito, o fru fru un carattere.
non tutti i napoletani fossero così poco credibili se gli faresti recitare un copione co troppi congiuntivi.
che pò.
chi cazzo li ha mai usati sti congiuntivi a napoli.
come se pò servirebbero a qualcosa.
non tutti i proprietari di ristoranti avrebbero il buongusto di sconsigliare il buffet ai matrimoni, perchè la calca è poco elegante.
lo stesso proprietario che pò va girando co un lentino co sta montatura dorata e un crocifisso al collo che dovrebbe stare appeso solo nel duomo.
l'eleganza prima di tutto.
così come non tutti i napoletani accetterebbero i consigli di un wedding flauer che lo chiamano per risolvere i problemi tipo mister wolf, e tutt 'o bblocc ti piazza na renna che si illumina ncopp 'o tavol.
che pò uno s'indigna.
quando pò, oggi come oggi, da queste parti le fatiche che te ne torni a casa co più di venti euro in tasca so solo queste.
il musicista turnista co tony marciano e il piccolo genny, i pinguini portapiatti, i piloti di elicotteri, i puscer, gli allevatori di colombi per i brindisi, i cheic designer che ti fanno la torta tal e quale a quella di william e keit, i vocalist che ripetono in alto le maniiiii, i guidatori di macchine lunghe venticinque metri, i fotografi per i prediciottesimi, e poco altro.
però non tutti i napoletani sono così.
ci stanno pure quelli che si vedono pimp my ride e programmi trash del genere, e mica si pensano che tutti i mericani so megalomani, o che tutti i mericani vanno girando nelle macchine co gli acquari nel cruscotto e gli ammortizzatori che ti fanno zompare al semaforo co la musica hippopp.
non tutti i napoletani so così scemi.
da pensare che un canale privato debba per forza far uscire format sulla vita di padreppio.
che gli spot di una pasta debbano rappresentare qualsiasi tipologia di famiglia (e non quella scelta come target).
che la televisione possa impartire un'educazione agli italioti, quando i politici cattolici so i primi che si tirano la cucaina nella senga delle pacche dei cinghiali, e pò nelle interviste dicono che i cinghiali so animali ipogriti.
ci stanno pure quelli che pensano che napoli è anche questo.
e che chi lavora nello spettacolo ha il compito di mostrare fenomeni.
e, fortunatamente o sfortunatamente, da queste parti stamm chin 'e fenomeni.
io però devo essere sincero.
su un fatto veramente mi so pigliato collera, in quanto napoletano.
mezz'ora di trasmissione e niente, nemmanco nu can argient.
ma come si fa a parlare di matrimoni senza mettere can argient p tutt part.
vergonniatevi.
ciao.
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