GUIDA TURISTICA DI NAPOLI, DIVISA PER ZONE.
"Da noi tre cose so bell: 'o mare, 'o sole e Punticiell."
pusilleco.
in questa zona sono tutti mediamente felici, perchè potrebbe andare comunque meglio.
preferiscono il pilates al cibo, motivo per il quale non esistono supermercati nel raggio di venti kilometri da via orazio.
la casa più scema affaccia sull'oceano indiano, la casalinga posillipina che si sente assai servizievole comunque tiene alle sue dipendenze una struttura piramidale di cingalesi e polacche che a natale solo di cesti co panettone e sciampagna se ne vanno un diecimila euro.
i genitori posillipini usano schiavi per qualsiasi cosa, dal dogsitting al babysitting, per il doposcuola, per i servizi domestici e la spesa, il giardinaggio, assistenza anziani, i bucchini ai mariti e le pelli co le mogli.
e tutto questo solo per ritagliarsi venti ore libere al giorno per fare pilates.
vomevo.
il quartiere più migliore per viverci.
solo gente intelligente, che compra libbri belli grossi e si sentono tutti la musica giusta, un pò cantautorale e un pò elettronica, tipo giovanotti.
un nucleo familiare di quattro persone possiede mediamente cinque macchine, due suv e, pefforza, uno scooter a cranio, perchè al vomevo c'è sempre un sacco di traffico merò.
i giovani del vomevo si differenziano da quelli del centro perchè spendono anche più di un euro e cinquanta per una tennents, e vanno pazzi per le tribbut bend di qualsiasi cosa, dalla tribbut bend dei coldplay (che si trova, e fa pure qualche pezzo dei muse), al tributo a rino gaetano, che dopo che ha fatto il celo è sempre più blu se ne vanno fuori a fumà na sigaretta.
centro storico.
qui la gente si riunisce solo in branchi, che aspettano la comunicazione di un capo supremo - che ancora non si è capito chi è -, che bell e buono dice ok uagliù, qua abbiamo finito, mò passiamo in un'altra piazza, e tutti si spostano da n'altra parte.
dove ricominceranno da zero, scavandosi col culo comode conchette nella pietra di qualsiasi muretto o gradino, e passeranno le nottate co na peroni in mano a tirarsi pipponi infiniti sulla libbertà che il padrone ci sta togliendo, buttandoci in mezzo ogni due parole un elegantissimo scioè.
centro direzzionale.
na volta un assessore del vasto andò a nu iork e vide la sky line co le torri gemelle e penzò che pure a napoli dovevamo costruire i grattacieli per ammassarci dentro un cumulo di uffici, banche, assicurazioni, e impiegati co le hogan.
e così fece costruire il centro direzzionale.
il sesto giorno lo guardò e penzò merò ci mancano solo i travestiti tutt'attorno.
e li fece mettere.
il settimo giorno si fermò e penzò merò però chi cazz c'abitass mai ccà dint.
e si prese una villetta a chianur.
chianur.
un dormitorio di dodici kilometri quadrati, nessuno è mai sceso di casa di giorno per farsi na camminata a chianur.
è percorsa da un unico stradone che alla chiusura degli uffici si trasforma nel grande raccordo anulare.
piccola nota di colore: quasi tutti i giovani pianuresi, subito dopo aver conseguito la licenza media, abbandonano gli studi per comprarsi un trerrote adibito al trasporto di bombole a gas.
camantoli e colli aminei.
essi vivono ad hyde park ma non lo sanno.
per questo continuano a rumoreggiare come se abitassero al vomevo, verso il quale nutrono una sorta di complesso di inferiorità, invidiandone l'edilizia selvaggia e i pub inglesi.
capemont.
vedi camantoli e colli aminei, ma co un bosco saggerat, il set ideale per girare i megli prediciottesimi da mettere su iutubb.
fuorigrotta e bagnoli.
l'edellandia, lo zoo, lo stadio, le metro, le università.
è praticamente il luogo dove tutte le attrazioni e i servizi pubblici vengono messi per passarci la vecchiaia e morire.
l'unica cosa che funziona da quelle parti sono le cornetterie, che sfornano cornetti blec or wait come se il corpo umano fosse formato al 90% di burro.
succav.
questo quartiere ha dato i natali a fabio cannavaro, recordman di presenze in nazionale, capitano dell'italia campione del mondo e vincitore del pallone d'oro.
dopo di che hanno deciso di non far succedere più nulla, per non attirare troppo l'attenzione dei media, e della gioia di vivere in generale.
molti tomtom la confondono co succivo, altri per soccava de tirreni, ma non è un grande pobblema, nella vita difficilmente sentirai il bisogno di passare pe succav.
margellina e chiaia.
la bella gente che fà la bella vita.
di giorno vivono nei bar grandi, dove per andare dalla cassa al bancone pigliano la smart.
nel preserata vivono nei bar medi, dove vanno a fà l'aperitivo co un vodka lemon e un piattino di aulive e chiapparielli.
la sera invece si trasferiscono nei bar piccoli, anche detti baretti, dove se tu donna non tieni le zizze di plastica, ti mettono gli sgambetti a cazzimma, e tu ti giri e dici oh ma k cazz fai, e loro ti dicono senti troia, torna a trovarci quando sei un minimo presentabile dato che ora sei out, e tu te ne torni a casa co le lagrime agli occhi e ti metti a sentire a paolovallesi.
barr, san giuann e punticiell.
tre ameni quartieri residenziali.
il primo, barr, è noto per la sua concetta e soprattutto per il giglio, antica gara tra cattolici moderati a chi ce l'ha più lungo.
san giuann invece è solo un lungo corso che collega via marina a portici, location ideale per tutti i bricconcelli della zona che vivono di escamotage tipo il gioco dello specchietto o il sequestro di persona.
last but not least, punticiell.
esso è un quartiere dove tutto è popolare, dalle palazzine ai neomelodici, che là so veramente molto popolari.
meta ogni anno di un miliardo e mezzo di corridori amatoriali, che giungono nella sua villa co tutte ste tute pe fare footing, no ja vado a passo svelto, abbuò già se passeggio comunque è buono, ah sient ma pò t'agg jitt 'o fatt 'e cainatm, assettamm'c ja, accussì t cont tutt cos ecc.
secondigliano e scampia.
no mi dispiace, non le conosco, non sono di qui.
ciao.
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