CINQUE MOTIVI PER SCHIFARE IL NATALE.
"Il Natale, quando arriva arriva, ven' semp na chiavica."
gli alberi tagliati.
che dopo la befana la gente puntualmente li pianta giù al mio palazzo e pò passano dieci anni e mi so ritrovato che affaccio in una foresta di alberi messi a capocchia.
il cinepanettone.
quest'anno fanno vacanze di natale in iran, ho visto il trailer.
ci sta cristiandesica che interpreta na spia italiana che ruba la bomba atomica e mentre sta scappando s'incanta a guardare vittoriasilvested, che nel film fa la moglie di akmadinegiad (massimoboldi), e scivola su na buccia di banana e la bomba atomica gli scappa di mano e lui dice li mortacci tuaaaa e parte la canzone piiiiii-poppoppò-roppò poppoppò-roppò.
quelli che camminano a san gregorio armeno.
tutta sta ggente dimmerda che esce dalle saettelle a dicembre e si riversa nel centro storico come se le bancarelle stessero regalando la gioia di vivere.
un enorme presepe vivente co troppe pecore.
non c'è niente da fare, a natale tutto evoca le palle.
i regali pefforza.
il consumismo ha annullato l'originale senso cristiano del santo natale.
infatti nonostante questo periodo di grossa crisi, tutti spendono cifre esorbitanti in regali usa-e-getta, dimenticando il vero significato di questa festa.
io però ho risolto.
invece di buttare soldi per acquistare un dono freddo alla mia ragazza, quest'anno vado sul sicuro.
gliela lecco per venti minuti, come se non ci fosse un domani.
(oppure gli compro un gatto, così se la vede lui.)
accussì sparagno e cumparisco.
gli auguri.
tonnellate di parole inutili, tanto so gratis - altrimenti staicazz.
e un pensiero speciale a chi in questo periodo sta a pobblemi per mangiare, che magari legge a noi su feisbuk e si sente sazio.
oppure un messaggio di speranza ai barboni che stanno al freddo, possa l'aria calda emanata dai processori dei nostri pc riscaldarvi.
che pò ogni fine anno ci abboffiamo di auguri e stamm semp cchiu na chiavica.
ma ammarcass'r nu poc poc a peste, st'auguri.
ma tenitavell'.
ciao.
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