Ci sono cose veramente brutte nella vita.
ma la più brutta è sicuramente la uagliona che ti fa il pescimmano guardando nel vuoto.
lei si mette lì di fianco a te.
ti prende l'arnese in mano.
e inizia ad agitarlo, con un movimento scattoso, discontinuo, frammentario.
ma soprattutto.
ella tiene gli occhi fissi all'orizzonte.
lo sguardo vitreo di saratommasi.
di quella che in quel momento sta pensando se può fare la lavatrice co sto tempo di merda, se ha parcheggiato bene l'atos, se deve rimandare l'appuntamento co l'estetista, se il retropassaggio di aronica è stato solo un semplice errore di calcolo o è immischiato anch'egli nel calcio scommesse, se obbama risolverà la situazione delle saettelle quando piove a napoli, se il pd farebbe prima a togliersi dal cazzo, se peppe fetish l'ultima volta gli ha dato la cinquanta euro, se è stato il cornetto di mondonutellone a fargli venire la sciorda, ecc.
ricevere un pescimmano da una del genere è bello come mangiare gli spinaci surgelati in un obitorio assieme a annamariafranzoni.
tu dovresti fermarla e dirgli
sient sorè, si nun tien ggenio, liev man.
e lei risponderebbe
no ma figurati, mi piace molto passare venti minuti a farmi uno zabaione col tuo pesce.
e tu allò gli dici
sient sorè, l'ammore è anche questo.
uno scambio di piaceri.
tu me lo prendi in mano a me, e io ti vengo in faccia a te.
kell 'e signurine spendono all'anm re sord in profumeria per le creme antietà.
(le signorine di capodichino, che fanno l'ammore coi marrocchini.)
ciao.
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